Sterlina, BoE lasciata tassi invariati

Giusy Neri

La Bank of England, l’istituto monetario britannico, ha affermato di aver confermato il livello del costo del denaro allo 0,25 per cento, e di aver ribadito il piano di acquisto di asset per 435 miliardi di sterline nel corso dell’ultima riunione.

Stando al dettaglio del comunicato diramato a margine del meeting, la prima decisione è stata presa con una maggioranza di 6 membri a 2 (dai precedenti 5 contro 3) mentre la seconda è stata adottata all’unanimità.

Per quanto concerne il futuro, le analisi della BoE continuano ad assumere come scenario centrale una Brexit senza scossoni, con accordi favorevoli per entrambe le parti ma questo non impedisce all’Istituto di rivedere le proprie stime di crescita economica: 1,7 per cento per quest’anno e 1,6 per cento nel 2018, in calo rispetto all’1,9 per cento e all’1,7 per cento previsti a maggio/giugno.

Per quanto attiene invece la view sul mercato del lavoro, nonostante la disoccupazione sia ai minimi dal 1970, il salario reale è visto diminuire dello 0,5 per cento, le famiglie dovrebbero subire una forte contrazione del potere di acquisto proprio a causa dell’inflazione, che è a sua volta attesa a circa il 3 per cento in ottobre, e in rallentamento intorno al 2,2 per cento nel 2020, appena al di sopra del target del 2 per cento posto dalla Banca centrale.

Complessivamente, appare evidente come i toni del comunicato appaiano ancora una volta piuttosto favorevoli a una linea di politica monetaria più restrittiva, benché minoritaria in seno al Board della BoE. Vedremo a questo punto, nei prossimi giorni, quali saranno gli impatti sul fronte valutario.

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