La destinazione d’uso: cos’è e che vincoli pone ad un edificio

jenny

edificio

La destinazione d’uso di un immobile ne designa lo scopo per cui può essere utilizzato. In genere questa caratteristica è predeterminata da fattorie sterni, principalmente dal piano regolatore di una data zona. Per fare un esempio, su un qualsiasi piano regolatore sono indicate le aree abitative e quelle per le attività artigianali o industriali: non è possibile aprire un laboratorio artigianale in una zona adibita alle abitazioni.

Implicazioni della destinazione d’uso

La destinazione d’uso non è una singola dicitura presente nel piano regolatore; quando si costruisce un nuovo immobile è necessario verificare le possibile destinazioni d’uso nella zona in cui si sta operando. In base alla specifica destinazione d’uso i regolamenti edilizi specificano anche le dotazioni di legge che devono essere presenti negli immobili di nuova costruzione. Quindi è di fondamentale importanza conoscere la destinazione d’uso di un qualsiasi immobile, perché questo ne condiziona anche la disposizione interna, la necessità di costruire ambienti di una data altezza, la presenza o meno di alcuni servizi di primaria importanza.

Cambiare la destinazione d’uso

È possibile effettuare il cambio di destinazione d’uso, ma solo a patto di seguire alcune regole fondamentali. La prima cosa da fare consiste nel verificare che il cambio che si desidera attuare sia possibile, secondo il piano regolatore della zona in cui si trova l’immobile in questione. Se il cambio desiderato non è possibile, si può provare a richiedere una modifica del piano regolatore, cosa però in genere assai difficile da ottenere.

Adeguamenti interni

Nel caso in cui sia possibile effettuare il cambio di destinazione d’uso ci si può trovare in due casi diversi: si devono apportare sostanziali modifiche all’immobile; il cambio non comporta alcun tipo di adeguamento. Nel secondo caso è possibile richiedere il cambio di destinazione d’uso semplicemente presentando la denuncia di inizio attività, o la SCIA, a seconda del regolamento del comune in cui si trova la costruzione. Nel primo caso invece sarà necessario presentare preso gli uffici comunali una richiesta dei permessi, per poter iniziare le attività di modifica. Nel caso in cui il cambio di destinazione d’uso proti ad una modifica della categoria cui appartiene la costruzione in questione, allora può capitare che il comune si rifiuti di concedere tale cambio. I cambi di destinazione d’uso all’interno della stessa categoria invece sono sempre possibile. In entrambi i casi il comune può richiedere il pagamento degli oneri di urbanizzazione.

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