Blefaroplastica: cosa sapere prima di sottoporsi a questo intervento

jenny

doctor698-1-prensalatina

La blefaroplastica, nota comunemente anche come chirurgia estetica della palpebra, rappresenta una procedura che serve a correggere alcuni difetti particolari degli occhi come le palpebre superiori cadenti oppure le borse di grasso o quelle occhiaie che rendono uno sguardo affaticato invecchiando anche la fisionomia del viso e, talvolta, interferendo con la vista.

La chirurgia estetica della palpebra si basa sulla rimozione di quella porzione di cute e di grasso in eccesso che si localizza nella palpebra superiore o inferiore e nel riposizionamento delle sopracciglia cadenti.

Con l’intervento di blefaroplastica è possibile anche modificare la forma di uno sguardo attraverso il sollevamento o il riposizionamento (ma anche di entrambe le cose) dell’angolo laterale degli occhi. In questo caso si parla di cantoplastica e di cantopessi.

I candidati migliori per una blefaroplastica sono gli uomini e le donne la cui pelle ha iniziato a dare segni di cedimento che, però, comunque conserva una buona elasticità.

Incisioni invisibili

Nella più comune procedura chirurgica, che consiste nel rimodellamento dei muscoli orbicolari e delle borse adipose, nonché nella rimozione dell’eccesso di cute, tutte le incisioni si eseguono sulla piega delle palpebre inferiori e superiori, pertanto, risultano praticamente invisibili.

Qualora siano presenti soltanto delle borse adipose sulla palpebra inferiore sarà necessario eliminare l’eccesso cutaneo e il chirurgo può optare per eseguire una blefaroplastica transcongiuntivale, priva di incisioni cutanee esterne (per maggiori informazioni visita il sito (mvm-roma.it).

L’operazione ha una durata di circa 1/2 ore ed è del tutto indolore. In seguito all’intervento verrà applicazione del ghiaccio sugli occhi. Nelle successive 48 ore è consigliabile restare a riposo e mantenere la testa leggermente sollevata. Dal terzo giorno in poi si può riprendere lo svolgimento di una vita normale ma è bene evitare attività faticose, esposizione al sole, saune e bagni turchi.

Per i primi due giorni potrete notare la comparsa di gonfiore o ecchimosi attorno alla regione compromessa che potranno persistere anche per 2 settimane. Conseguenze più rare sono la presentazione di ematomi, di infezioni e di cicatrici cheloidee.

Dopo circa una settimana potrete riprendere anche la normale attività lavorativa purché non sia eccessivamente faticosa; già dalla terza settimana sono progressivamente permesse tutte le attività normali, compresa quella sportiva.

Quali sono i risultati?

I risultati saranno apprezzabili iniziando dopo le prime tre settimane ma sarà raggiunto definitivamente dopo circa sei mesi dall’operazione. Si tratta di un risultato generalmente molto duraturo ma non permanente perché sarà condizionato sempre dallo stile di vita e dagli effetti inevitabili dell’invecchiamento.

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi