Aspiratori autopulenti carrellati: a cosa servono

jenny

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Gli aspiratori autopulenti carrellati svolgono una funzione fondamentale sul posto di lavoro, ovvero quello di aspirare le polveri derivate da attività di carteggiatura, saldatura e levigatura. Il risultato, quindi, sarà un ambiente più pulito, sicuro e professionale per gli addetti ai lavori.

Questi aspiratori a differenza di quelli fissi sono dotati di ruote, le quali permettono agli operatori di trasportare velocemente e in maniera pratica il macchinario all’interno delle zone di lavoro. Grazie a un elementare e intuitivo pannello comandi, l’aspiratore può essere azionato in varie modalità e intensità a seconda delle esigenze.

Come sono fatti gli aspiratori autopulenti carrellati

Dal punto di vista strutturale gli aspiratori autopulenti carrellati vantano un design moderno e minimale, frutto dello sviluppo delle tecnologie moderne. Più i brand sono affermati e professionali, come ad esempio quello del gruppo Arroweld Italia, più i dispositivi appaiono robusti e resistenti agli urti.

 

L’impatto visivo è importante, ma l’efficienza ancora di più, motivo per il quale all’interno è presente un sistema filtrante autopulente, che svolge la funzione di tenere sempre puliti i filtri grazie ad un pistone interno. Questo permette di limitare gli interventi di manutenzione sull’aspiratore.

 

Altra parte importante del corpo della macchina è la turbina d’aspirazione, con un sistema di spegnimento automatico che si aziona nel momento in cui si finisce di utilizzare il macchinario collegato all’aspiratore.

Aspirapolvere autopulenti carrellate: gli aspetti da valutare in fase di acquisto

In fase di acquisto vi sono degli aspetti da dover valutare con attenzione riguardo alle aspirapolveri carrellate, prime fra tutte le dimensioni del mezzo. È necessario capire infatti se si ha o meno a disposizione un’autorimessa dove depositarlo. Più grande sarà lo spazio a disposizione e più il macchinario potrà avere una grandezza elevata.

 

Altro aspetto da valutare è la potenza, che nei modelli più avanzati arriva ai 2000W, con una durata della batteria superiore alla media e la modalità di raccolta dello sporco, solitamente a serbatoio.

 

Per quanto riguarda i filtri, invece, in gomma o in tessuto, vi è da valutare la grandezza delle particelle da dover bloccare. I filtri in microfibra, ad esempio, consentono di bloccare anche le polveri più piccole, con necessità di ricambio frequente. A seconda della versione scelta, alcuni filtri presentano un soffiatore interno capace di tenerli puliti, così che in fase di manutenzione non si debbano risolvere problemi di ostruzioni.

 

Alcune tecnologie più avanzate sfruttano il potere delle cartucce filtranti, lavabili e riutilizzabili, con una superficie filtrante, più ampia, realizzata in poliestere pieghettato, poliestere alluminato antistatico, polipropilene e cellulosa.  Lo strato alluminizzato rende conduttivo e antistatico il filtro, permettendo lo scarico della corrente elettrostatica. Questi filtri sono rinomati anche per la notevole resistenza meccanica (temperatura di utilizzo di circa 150°C) e tolleranza ad agenti chimici.

 

Ovviamente non deve mai mancare anche uno sguardo attento al rivenditore, che deve vantare professionalità e competenza nel campo. Solo in questo modo il cliente sarà certo di ricevere supporto a 360°, dalla fase di preventivo fino al momento dell’installazione e utilizzo del prodotto acquistato.

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